Rumor

Gigi Ghirotti

Una città si può raccontare da molti punti di vista, a partire da quello architettonico. Ne è un esempio insigne Vicenza, identificata con le sue facciate di Palladio a ridosso dell’omonimo corso che s’interseca a croce con l’altro dedicato a Antonio Fogazzaro. Oppure, di una città si possono tessere storie, scovare personaggi, riconoscere i segni caratteriali. È ciò che ha fatto Gigi Ghirotti, vicentino purosangue che, prendendo spunto dal conterraneo Mariano Rumor, cinque volte presidente
del Consiglio e grande protagonista del dopoguerra, narra con penna felice un secolo di Vicenza, dalla faticosa annessione all’Italia all’oppressione fascista, dalla ricostruzione repubblicana alla nascita della Democrazia Cristiana, fino alla strage di piazza Fontana che segnò l’inizio degli “anni di piombo”. È una storia di idee, fermenti, incontri, aneddoti fulminanti e lucide previsioni, una storia che, non arrestandosi alla scenografia urbana, diventa il ritratto pennellato dei vicentini e il “libro mastro” della loro città.